In via Collina ad Ascona i committenti sono i proprietari del noto albergo che porta il loro nome
In ossequio alla Lex Weber, che permette la ricostruzione di una casa secondaria nel rispetto della sua identità, i proprietari ci hanno incaricato di edificare una piccola residenza secondaria per il week-end all’interno del grande areale dell’albergo.
L’edificio è organizzato su un livello principale, facilmente raggiungibile con le automobile.
Dal punto di vista architettonico la casa , di forma a corona di cerchio, si adatta alle caratteristiche del luogo. Il grande terrapieno la isola dalla priorità dell’albergo stesso, è servito per creare il prato fiorito allo stesso livello del soggiorno.
Costruita con tecnologie tradizionali (sistema massiccio) , lo stabile è riscaldato mediante pavimenti radianti e la produzione di calore è affidata ad un impianto pellets. Il colore grigio delle facciate è stato scelto un ossequio alla sua posizione gerarchica all’interno della proprietà. L’intervento so distingue per il viale d’entrata carrozzabile, la hall coperta e il grande Ginkgo che è stato piantata ad Est dello stabile
Per la PK Studio di architettura SA i lavori sono stati diretto da Stefan Perri della Ediplanning SA, i disegni esecutivi sono stati eseguiti da Lia Gadoni. Per la costruzione hanno collaborato unicamente artigiani locali, primo fra tutti l’impresa Cocquio di Ascona, mentre i calcoli statici sono stato curati dallo studio Andreotti di Locarno..